- Uscita
- 2022
- Regista
- Aaron e Adam Nee
- Paese
- USA
- Durata
- 112 min
Voto complessivo
I nostri voti
In breve
Prendete TUTTI gli stereotipi dei film di Netflix degli ultimi tre, quattro, sei anni, non me ricordo più quando è cominciata. La protagonista femminile che non ha bisogno dell’uomo, con un’amica con corpo non conforme e preferibilmente non caucasica. Adesso mettetevi nei panni del marketing, che capisce che tutto questo ha rotto il cazzo alla gente, perciò qualcuno degli sceneggiatori ha la trovata del secolo: facciamo il giro. Anziché dare alla donna il palcoscenico per mettere alla berlina l’uomo e il suo mansplaining, facciamo che l’uomo la supera in arguzia e la redarguisce per avere pregiudizi verso un uomo perché tanto farà mansplaining.
Sento ancora echeggiare la voce di qualcuno che dice “genio” durante la riunione.
Il film è un po’ “Viaggio nell’isola misteriosa”, un po’ “alla ricerca dell’isola di Nim”. Insomma, c’è un’isola. La scrittrice ricercatrice di turno (Sandra Bullook) e il suo partner in crime si improvvisano Indiana Jones per scoprire un segreto nascosto in una tomba. Il loro avversario è un ricco, potente e frustratissimo Daniel Radcliffe, per i quali gli sceneggiatori hanno adottato la seguente strategia: “il monologo del cattivo ha rotto le palle? Lo interrompiamo ogni volta che cerca di spiegare la sua triste storia d’origine”.
Per inciso, quest’ultima cosa tutto sommato funziona pure.
Pure il film la sufficienza se la guadagna, il problema è che se stiamo qua a scrivere più del sottotesto che dell’opera cinematografica, tanto valeva aprirsi un blog di sociologia.