- Uscita
- 2020
- Regista
- Marc Fehse
- Paese
- Germania
- Durata
- 110'
Voto complessivo
I nostri voti
In breve
Azione, dialoghi profondi, donne nude, famiglia, amore, violenza, passione, c’è tutto ciò che serve. I primi 15 minuti di film sono un orgasmo per gli occhi: mentre vedi una zombie donna nazista con le zinne rifatte che affetta un prete tutto tatuato e pelato con in sottofondo una musica techno/house, non puoi non pensare al capolavoro, roba che Tarantino sei un regazzino che fa film per froci.
L’unico vero problema sono i restanti 85 minuti. Una storia che si scriveva da sola, mandata a puttane da buchi di trama…ah e per buchi di trama si intende proprio che è come se mancassero delle scene, cioè si passa di palo in frasca che manco Memento di Nolan ti lascia più confuso.
Zombie nazisti che attaccano aerei su squali volanti meccanici, basterebbe questo per dare un 10 pieno al film senza neanche vederlo.
Estremamente interessante la scelta delle due protagoniste femmina, una cagna e una cagna maledetta, degne di una pessima soap opera (ma si scrive opera di sapone?!), che per via delle loro facce preimpostate ti chiedi tutto il tempo se recitino davvero così male o se sei davanti a Meryl Streep che interpreta magistralmente un pessimo attore. Un punto in più alla recitazione viene dall’eccellente prova attoriale degli zombie, che spiccano su tutti grazie al fatto che non parlano e hanno il volto coperto.
Ma non è tutto negativo. Il voto alla sceneggiatura non poteva essere diverso da quello dato perché, nonostante un complessivo 3, il visionario Marc Fehse è riuscito a dare vita a scene meritevoli di una Palma d’oro (troppo controverso per i commercialissimi premi Oscar di merda). Tra tutte, spicca la scena di sesso tra due esploratori: su una nave corazzata nazista arenata in un ghiacciaio, l’amplesso viene interrotto da un nazi-zombie che decapita il fortunato amante (lui in piedi la scopava sdraiata sul tavolino n.d.r.), mette la sua testa al posto del cadavere e seguita nel darle piacere utilizzando il di lui corpo per buoni 10 secondi prima che la donna, totalmente ricoperta di sangue, se ne accorga. Tutto condito da musica techno a mazzetta e una fanta “scienza” che sta alla Signora Pina, come quella di Interstellar a Kip Thorne.
In sintesi: Rolling stones: “ASSOLUTAMENTE DA VEDERE” Il Giornale: “MARC FEHSE RAPPRESENTA IL MALE ASSOLUTO, IL NAZISMO ERA MOLTO MEGLIO DI COME LO HA RAPPRESENTATO LUI”
PS: Menzione speciale all’interpretazione attoriale di Pierluigi Collina, una piacevole sorpresa e si spera certezza del cinema italiano.