- Uscita
- 2023
- Regista
- Kenneth Branagh
- Paese
- USA
- Durata
- 103'
Voto complessivo
I nostri voti
In breve
Prendete un ottimo regista belfastiano purosangue biturbo, munitelo di un cast internazionale da 21” a 5 razze, fatelo lavorare con una sceneggiatura a 8 rapporti e doppia frizione, assemblate il tutto sotto una scocca USA a marchio british, collaudate la pellicola tra le splendide chicane lagunari di Venezia con un fantastico giro da 103 minuti e alla fine assumete Scamarcio in nero come meccanico.
Del resto, fare un film con Scamarcio è come giocare a scacchi con un piccione: per quanto tu possa essere bravo, prima o poi quello salterà sulla scacchiera e ci cacherà sopra.
Il vero mistero del film è la presenza di Scamarcio
L’essenza di Assassinio a Venezia è proprio questa: il vero assassino è il doppiatore di Scamarcio, che (spoiler!) alla fine è sempre Scamarcio.
Intendiamoci: l’opera funziona.
L’ambientazione veneziana è misteriosa quanto basta, nella nebbia e nella pioggia cela bene il nostro assassino (ma non Scamarcio); il ritmo narrativo è serrato e tiene lo spettatore incollato allo schermo per tutti i 90 minuti (minutaggio con Scamarcio fuori scena o senza battute); il giallo è un paglierino autentico degno della sua autrice: il fatto che non si scopra l’assassino dopo 20 minuti è di per sé un ottimo risultato rispetto alla deludente media dei suoi analoghi.
Insomma, il film è senz’altro consigliato, magari in lingua originale, così Scamarcio ve lo sorbite una volta sola risparmiandovi il doppiaggio.
PS: Se andate su Wikipedia per cercare il film e trovate scritto “orrore”, non pensate a un genere cinematografico, ma alla performance artistica della nostra quota nazionale riccioluta.
PPS: ogni riferimento ad attori e cose è puramente casuale.